tag:blogger.com,1999:blog-19966039655521829472024-03-08T09:01:51.768-08:00Crowd InnovationInnovare per Crescere Insieme!Unknownnoreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-1996603965552182947.post-17164554159735774072014-11-21T00:34:00.001-08:002014-11-21T00:45:38.159-08:00Whazzo, l'App che vuole conquistare Roma e Milano<br />
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Whazzo è una applicazione che nasce per sapere in qualunque momento tutto quello che c'è da fare a Roma, con l'obiettivo di rilanciare la voglia di uscire in un modo del tutto innovativo. L'applicazione è stata lanciata da 6 mesi e viene usata da più di 14 mila utenti. Il giovane team, composto perlopiù da venticinquenni, ha appena lanciato un appello ai finanziatori di progetti giovanili in cerca di nuovi talenti sul portale dedicato di equity Crowdfunding "<a href="http://siamosoci.com/">SiamoSoci.com</a>". </span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">La richiesta è di 150mila euro per portare l'app prima a Milano e poi all'estero, e raggiungere quel numero chiave di utenze che permetterà al business di diventare profittevole. Sarà possibile investire nell'app delle somme a partire da 10mila euro in cambio di una quota nella società.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">L'app propone più di 400 nuovi eventi a settimana tra mostre, teatro, cinema, discoteche e fiere e permette all'utente di scoprire le curiosità sul singolo evento, acquistare il biglietto o prenotarsi, trovare la location sulla mappa, chiamare un taxi con un click e grazie all'integrazione con Facebook, di ricevere gli eventi ordinati in funzione dei propri gusti.<br style="box-sizing: border-box;" />Whazzo nasce da un'idea del venticinquenne Edoardo Pasolini -CEO e Fondatore-, che ha cominciato a lavorare a questo progetto nel novembre del 2013 con il suo team giovanissimo e intraprendente composto da 4 amici con la passione per la programmazione, la comunicazione e il marketing.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
Fonte: il sole 24 ore - red.nova</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1996603965552182947.post-48140767541521744702014-11-20T21:23:00.001-08:002014-11-20T21:29:56.611-08:00Nominati i primi 100 digital champions italiani<br />
<h2 style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 0.4em; width: 288px;">
Ansa</h2>
<div class="article-meta" style="box-sizing: border-box; max-width: 100%; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"> <span class="article-date" style="border-left-color: rgb(132, 132, 132); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; box-sizing: border-box; display: inline-block; padding: 0px 11px;">20/11/2014</span></span></div>
<div style="box-sizing: border-box;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Un 'Digital Champion' in ogni comune italiano, più di ottomila persone per raccontare le opportunità di Internet e della rivoluzione digitale porta a porta. E' l'obiettivo dell'iniziativa presentata oggi a Roma con l'investitura, da parte del <a href="http://digitalchampions.it/" style="box-sizing: border-box; text-decoration: none;">Digital Champion italiano</a>, Riccardo Luna, dei primi <a href="http://digitalchampions.it/" style="box-sizing: border-box; text-decoration: none;">100 digital champion </a>locali. </span></div>
<a name='more'></a><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Tra i prescelti molti volti noti del web italiano come David Bevilacqua, Mauro Delrio, Giovanni De Caro, Davide Dattoli, Chiara Spinelli, Cosimo Palmisano ma anche tre teen ager (lo startupper Antonio Scarnera, il maker Cesare Cacitti e la blogger tredicenne Valeria Cagnina).</span><br />
<div style="box-sizing: border-box;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">I Digital Champions saranno al fianco degli amministratori pubblici sui temi del digitale, muovendosi come difensori del cittadino in caso di assenza di diritti digitali (banda larga, wifi, PA digitale, educazione al digitale) e promuovendo, anche con il ricorso al crowdfunding, progetti locali di alfabetizzazione digitale.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">L'evento, che si è svolto oggi al Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma, ha visto la partecipazione del direttore generale di Agid Alessandra Poggiani, del responsabile Smart City di Anci Paolo Testa, del Presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi e di Rosario Fiorello che ha mandato un video, ed è stato concluso dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.</span></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1996603965552182947.post-52501347043020935662014-11-17T23:58:00.001-08:002014-11-20T21:20:48.506-08:00Le Startup di successo all'inizio sono pessime idee<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">Ti ricordi del </span><em style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">seed round</em><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"> da 41 milioni di dollari di Color e del </span><a href="http://www.fastcompany.com/3002341/color-failed-what-happens-its-41-million" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">clamoroso <em>fail</em></a><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;"> che ne seguì? Ogni tanto leggiamo di investimenti da capogiro in startup che stanno ancora muovendo i primi passi, ma quasi sempre poi ci dimentichiamo dei fallimenti relativi. Questo accade perché la stampa confonde la raccolta di capitale iniziale con il successo di un progetto. Le startup di successo invece spesso non hanno chiuso </span><em style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">seed</em><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif;">interessanti per i media.</span><br />
<a name='more'></a><br />
<div class="flipRSS" style="clear: both; margin: 0px 14px; overflow: hidden; padding: 20px 0px 0px; width: auto;">
<div id="flip_rss_body" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<div class="json_content" depth="1" style="margin: 0px; padding: 0px;">
<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1996603965552182947" name="more"></a><br />
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br />Un paio di mesi fa Sam Altman, presidente di Y Combinator, ha scritto un interessante <a href="http://blog.samaltman.com/black-swan-seed-rounds">post</a> circa la natura dei progetti che riescono bene. Quello che hanno in comune queste startup non è la componente tecnologia, ma quella animalesca: sono tutte cigni neri.</span></div>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Il cigno nero</span></span></h3>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Il cigno nero non è un animale mitologico, a differenza di quell'unicorno evocato dal <a href="https://beta.publet.com/orange/unicorn/">rapporto pubblicato da Orange</a> la scorsa primavera in cui si cercava di individuare il punto comune delle startup acquisite per un miliardo di dollari o giù di lì, definendo "normale" l'<a href="http://www.wcap.tim.it/2014/04/se-ti-fai-queste-domande-la-tua-startup-diventera-probabilmente-disruptive/">innovazione disruptive</a> che queste hanno introdotto. Il cigno nero è un cigno, per l'appunto, nero. Il quale non è esistito ufficialmente fino a che gli esploratori europei non arrivarono in Australia. Dove s'imbatterono in un animale tutto nero dalle sembianze di cigno e che solo successivamente si scoprì essere, appunto, un cigno. Perché fino ad allora i cigni erano bianchi e siccome quello non era bianco non poteva essere un cigno. Nassim Taleb è partito da questo caso per definire la teoria realtiva. Un cigno nero è qualcosa di estremamente difficile da prevedere e che quando si manifesta cambia radicalmente le cose. Le Torri Gemelle sono un ottimo esempio.</span></div>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Il diagramma di Thiel</span></span></h3>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Nel mondo delle startup si parla del tema almeno dal 2012, quando Paul Grahamdefinì proprio Y Combinator una <a href="http://www.paulgraham.com/swan.html">fattoria di cigni neri</a>. Analizzando i vari <em>batch</em> di neo imprese in cui l'acceleratore aveva investito, Graham si rese conto che:</span></div>
<ul style="list-style: none; margin: 0px 0px 1em 40px; padding: 0px; text-align: justify;">
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">il grosso del totale del ritorni di investimento era stato generato da pochissime startup;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">le migliori idee all'inizio erano sembrate pessime.</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">del tema parlò Peter Thiel, <em>co-founder</em> di PayPal e oggi investitore, durante un talk sempre a YC. Il diagramma qui sopra riassume bene la teoria;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">la maggior parte delle idee che sembrano cattive sono cattive;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">la maggior parte delle buone idee in realtà sono cattive;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">ci sono delle idee che sembrano cattive e sono buone.</span></li>
</ul>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Idee stupide divenute startup di successo</span></span></h3>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Siccome però la storia la scrivono i vincitori, a posteriori le startup di successo sembrano sempre partite da buone idee. Su <a href="http://www.quora.com/What-were-the-most-ridiculous-startup-ideas-that-eventually-became-successful">Quora </a>lo startupper seriale Michael Wolfe ha fatto un bell'elenco di idee che all'epoca parvero stupide ai più e che poi divennero grandi aziende. Eccone alcune:</span></div>
<ul style="list-style: none; margin: 0px 0px 1em 40px; padding: 0px; text-align: justify;">
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">un network simile a Myspace o Friendster, da lanciare parecchi anni dopo questi e aperto solo a una nicchia di persone, gli studenti, che per altro hanno pochi soldi –> Facebook;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">una soluzione di file sharing e sincronizzazione quando ce ne sono già dozzine supportate da aziende come Microsoft, ma questa soluzione farà solo una cosa e la farà bene, costringendoti ad affidarle tutti i tuoi dati –> Dropbox;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">vendere libri on line, anche se la gente ha paura di usare le carte di credito su Internet e anche se il costo di spedizione sarà pari al risparmio e ci vorrà una settimana per avere il libro –> Amazon;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">un nuovo sistema operativo su cui non funzionerà nessuna delle app già sviluppate per gli altri esistenti. Solo l'azienda che lo produce potrà sviluppare le app per questo e non sarà possibile fare copia e incolla –> iOS;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">un motore di ricerca gratuito slegato da un portale, quindi senza news e pubblicità che potrebbero distrarti, anche se tutti gli altri che ci sono non li usa quasi più nessuno e nessuno ci fa i soldi –> Google;</span></li>
<li style="list-style: disc; margin: 0px 0px 0px 12px; padding: 0px; text-align: start;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">un sistema di pagamenti on line a cui accedi con la tua email, insicura, e gestito da ventenni senza una banca alle spalle –> PayPal.</span></li>
</ul>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Il seed non fa la startup</span></span></h3>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Se è vero dunque che le migliori startup all'inizio appaiono pessime idee, vero è anche che quelle che sembrano buone a volte rastrellano <em>seed</em> da capogiro, innescando un meccanismo per il quale poi nascono tante altre startup che fanno la stessa cosa, con relativa corsa a investirci. Questo non spiega lo "scarso" successo di chi ha raccolto parecchio all'inizio, ma ci aiuta a comprendere meglio lo scenario. Il fatto è che essere bravi nel fund raising non ha nulla a che fare con il saper sviluppare un'azienda. Sono due cose correlate, ma indipendenti. E soprattutto, sottolinea Altman, non è che gli investitori siano poi così proni al rischio, perché sono pochi quelli che investono su progetti a davvero elevato rischio, cioè quelli che all'inizio sembrano pessime idee e poi si rivelano business profittevoli.</span></div>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Gli unicorni</span></span></h3>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Come in una favola, il cigno nero alla fine si trasforma in un unicorno. Il rapporto di Orange sottolinea che siamo entrati in un'era in cui i fenomeni <em>disruptive</em> si sviluppano a velocità sempre maggiore e culminano con acquisizioni da record. L'unicorno è un nuovo leggendario tipo di startup, con una crescita veloce, il cui valore incrementa rapidamente e che non assomiglia alle startup del passato. Basti pensare a Instagram, Whatsapp, Nest o Beats, di cui abbiamo scritto analizzando <a href="http://www.wcap.tim.it/2014/06/che-qualita-deve-avere-una-startup-che-vuole-essere-acquisita/">le caratteristiche comuni alle startup acquisite</a>. Perché un progetto diventi davvero grosso sembra essere necessario che pochi ci credano dall'inizio. Per avere successo in un mondo che non tiene conto delle intuizioni, scrive Graham, è necessario essere in grado di fare quello che che il tuo cervello ti dice che è giusto, anche se può sembrare terribilmente sbagliato.</span></div>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Come trovare un unicorno</span></span></h3>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">In <a href="http://www.briansolis.com/2014/06/unicorns-startups-giants-new-billion-dollar-benchmark-silicon-valley/">un'intervista con Brian Solis Chris Arkenberg e Ken Yeung</a>, autori del rapporto di Orange, hanno spiegato che il successo delle startup non è una questione legata alla tecnologia, ma a come ci evolviamo e creiamo le cose. Per trovare un unicorno occorre utilizzare l'"antropologia digitale" ossia</span></div>
<blockquote style="font-style: italic; margin: 0px 12px 1em; padding: 0px;">
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">"riconoscere un'opportunità basata su un comportamento. Si tratta di risolvere problemi e creare opportunità sulla base di bisogni sconosciuti".</span></div>
</blockquote>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Proprio sconosciuti non direi, quanto piuttosto estremamente difficili da (pre)vedere. Cigni neri.</span></div>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">
</h3>
<h3 style="font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: small;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Non conta avere successo, ma avere un grande successo</span></span></h3>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Come sottolinea Graham, un team può sembrare non molto ben assemblato e può avere un progetto in cui è difficile credere, ma potrebbe essere proprio quello che, se dovesse farcela, stravolgerà il mercato. Dal punto di vista dell'investitore non dovrebbe quindi contare la probabilità di avere successo di una startup, ma quella di ottenere un ritorno infinitamente superiore all'investimento. Per una startup che fa 10.000x un investitore deve considera altre mille startup in cui ha investito un semplice costo delle operazioni, sostiene Graham. Ecco perché non dovresti dare troppo peso al tuo seed e soprattutto dovresti smetterla di paragonarlo a quello degli altri.</span></div>
<div style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">The post <a href="http://www.wcap.tim.it/2014/10/le-startup-di-successo-allinizio-sono-pessime-idee/">Le startup di successo all'inizio sono pessime idee</a> appeared first on <a href="http://www.wcap.tim.it/">Working Capital Accelerator</a>.</span></div>
</div>
</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1996603965552182947.post-59914077670170148172014-11-17T11:53:00.001-08:002014-11-20T21:18:28.026-08:00Il saggio segreto di Asimov sulla creatività<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, helvetica, arial, sans-serif; font-size: xx-small;">Nel 1959 lo scrittore americano fu contattato dal Darpa per scrivere un lavoro su creatività e "grandi idee". È rimasto inedito fino a oggi</span><br />
<br />
<br />
<aside style="padding: 20px 0px;"><div class="author" style="margin: 0px 0px 20px; min-height: 100px; padding: 0px 150px 0px 0px; position: relative;">
<a href="http://www.wired.it/author/siannaccone" style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0); outline: none 0px; text-decoration: none;"><span style="color: black;"><img alt="" class="avatar img-circle" src="http://images.wired.it/avatar/big/siannaccone.jpg" height="98" style="border-bottom-left-radius: 50%; border-bottom-right-radius: 50%; border-top-left-radius: 50%; border-top-right-radius: 50%; border: 0px; position: absolute; right: 0px; top: 0px; vertical-align: middle;" width="98" /></span></a><br />
<div class="who" style="margin: 0px 0px 4px; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"></span><br />
<h4 style="display: inline; margin: 0px 0px 0.4em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><a href="http://www.wired.it/author/siannaccone" style="outline: none 0px; text-decoration: none;">Sandro Iannaccone</a></span></h4>
<br />
<div style="display: inline; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><a href="http://www.wired.it/author/siannaccone" style="outline: none 0px; text-decoration: none;"></a></span></div>
</div>
</div>
</aside><br />
<div class="leaf-content scienza" style="border-bottom-color: rgb(201, 201, 201); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 2px; margin: 0px -20px; padding: 0px 20px 40px;">
<div style="margin: 0px 0px 0.6em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">È una delle <b>organizzazioni</b> più <b>segrete </b>al mondo. Oggi si chiama <b>Darpa</b>, acronimo per <a href="https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CCMQFjAA&url=http://www.darpa.mil/&ei=3EJGVNOyDcbOaP2JgLAL&usg=AFQjCNE0lyD4AwSCvq9gn2ldSKBl2J4QyA&sig2=XPrJFxSsar5qzFY6g088ww&bvm=bv.77880786,d.d2s" style="outline: none 0px;" target="_blank"><i><b>Defense Advanced Research Project Agency</b></i></a>, ma fino al 1972 era nota come <b>Arpa</b>. È l'agenzia degli <b>Stati Uniti </b>che si occupa di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie in ambito militare. A quanto pare, oltre ad avvalersi della competenza di <b>scienziati </b>e <b>ingegneri</b>, i dirigenti dell'Arpa, cinquantacinque anni fa, chiesero una consulenza d'eccezione: si rivolsero a <b>Isaac Asimov</b>, lo scrittore di <b>fantascienza</b> più famoso al mondo, perché <i>insegnasse</i> loro come partorire grandi idee. Ovvero, in altre parole, tutti i segreti della sua <b>creatività</b>. Il lavoro dello scrittore era rimasto <b>inedito</b> fino a oggi.</span><br />
<a name='more'></a><br />
<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1996603965552182947" name="more"></a></div>
<div style="margin: 0px 0px 0.6em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Come spiegano <a href="http://www.technologyreview.com/view/531911/isaac-asimov-mulls-how-do-people-get-new-ideas/" style="outline: none 0px;" target="_blank"><i><b>Mit Technology Review</b></i></a><i></i>e <a href="http://paleofuture.gizmodo.com/isaac-asimovs-newly-published-1959-paper-for-darpa-on-c-1648636240" style="outline: none 0px;" target="_blank"><i><b>Gizmodo</b></i></a>, Asimov incontrò i dirigenti dell'Arpa a Boston, e, pur accettando la commissione, decise di non prendere un impegno <b>a lungo termine</b> con l'associazione, temendo che l'accesso a materiale segreto avrebbe limitato la sua libertà di espressione. Nel lavoro, <a href="http://www.technologyreview.com/view/531911/isaac-asimov-mulls-how-do-people-get-new-ideas/" style="outline: none 0px;" target="_blank">finalmente consultabile</a>, Asimov sostanzialmente suggeriva che l'unico modo per favorire la creatività fosse di dare alle persone tanto <b>tempo libero</b>. "<i>Probabilmente ciò che inibisce la creatività più di ogni altra cosa è il <b>senso di responsabilità</b>. Le più grandi idee di tutti i tempi sono arrivate da persone che non erano pagate per avere grandi idee, ma per fare gli insegnanti, gli <a href="http://www.wired.it/lol/2013/12/06/dieci-curiosita-sconosciute-su-einstein/" style="outline: none 0px;" target="_blank">impiegati all'ufficio brevetti</a> o gli impiegati. O addirittura non erano pagati affatto. <b>Le grandi idee arrivano come questioni secondarie</b>"</i>.</span></div>
<div style="margin: 0px 0px 0.6em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">C'era però un problema. I dipendenti dell'Arpa erano (e sono attualmente) pagati con <b>soldi pubblici</b>, e dunque era necessario evitare che si pensasse stessero sprecando tempo e denaro: <i>"Suggerirei che ai partecipanti alle sessioni di brainstorming siano assegnati compiti leggeri, sinecure – come piccoli report da scrivere, sintesi dei loro studi, brevi risposte a problemi – e siano pagati solo per quello"</i>.</span></div>
<div style="margin: 0px 0px 0.6em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">In questo modo, secondo Asimov, l'opinione pubblica non avrebbe avuto niente da ridire, perché gli esperti avrebbero prodotto qualcosa di <b>tangibile </b>per giustificare il proprio compenso, e d'altra parte a questi ultimi sarebbe rimasto abbastanza tempo perché, liberi dal giogo del<i> "senso di responsabilità"</i>, avessero potuto partorire le loro <i>grandi idee</i>. Fatti pagare per un lavoro routinario e (quasi) inutile, e libera il tuo genio quando perdi tempo.</span></div>
<div style="margin: 0px 0px 0.6em; padding: 0px;">
<span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);"><br /></span></div>
<div style="margin: 0px 0px 0.6em; padding: 0px;">
http://www.wired.it/scienza/2014/11/17/saggio-segreto-asimov-creativita/?utm_source=wired&utm_medium=NL&utm_campaign=daily</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1996603965552182947.post-77042311193228905742014-11-15T13:03:00.001-08:002014-11-21T00:46:14.969-08:00Tutte le piattaforme di crowdfunding italiane<a href="http://www.kapipal.com/"><b>Kapipal</b></a>
Kapipal è stata fondata da Alberto Falossi nel 2009 e si definisce un
sito per raccogliere soldi online. Si tratta di una piattaforma
generalista che permette di finanziare qualsiasi progetto, in special
modo progetti personali, come un compleanno o una lista nozze. Kapipal
si definisce anche la prima piattaforma internazionale a supportare il
crowdfunding personale. Non impone alcuna commissione sui progetti.<br />
<a href="http://www.eppela.com/"><b>Eppela </b></a><br />
Eppela è una piattaforma di reward-based crowdfunding fondata nella
seconda metà del 2011 da Nicola Lencioni. Permette di finanziarie
progetti innovativi e creativi nei campi di arte, tecnologia, cinema,
design, musica, fumetto, innovazione sociale, scrittura, moda, no
profit.<br />
<a name='more'></a><br />
<a href="http://www.starteed.com/"><b>Starteed</b></a><br />
Starteed è stata fondata a fine 2011 da Claudio Bedino. La
piattaforma, lanciata a settembre 2012, è un sito di crowdfunding che
aiuta le persone a finanziare le proprie idee grazie al supporto
finanziario e sociale della Community di Starteed. La piattaforma
integra la campagna di crowdfunding con tutte le fasi successive dello
sviluppo e vendita del prodotto, offrendo al creatore la possibilità di
vendere il proprio prodotto sulla piattaforma stessa.<br />
<a href="http://www.produzionidalbasso.com/"><b>Produzioni dal Basso </b></a><br />
PdB è ritenuta la prima piattaforma di crowdfunding in Italia,
fondata nel 2005 da Angelo Rindone, Lo scopo della piattaforma è quello
di <i>“offrire uno spazio a tutti coloro che vogliono proporre il proprio progetto attraverso il sistema delle produzioni dal basso.”</i> Produzioni dal basso è gratuita e ogni proposta viene gestita in modo autonomo e senza alcuna intermediazione.<br />
<a href="http://www.crowdfunding-italia.com/"><b>Crowdfunding-Italia</b></a><br />
Crowdfunding-Italia è una piattaforma di crowdfunding generalista,
nata a ottobre 2012. La registrazione a Crowdfunding-Italia è gratuita e
non viene imposta alcuna commissione sui fondi raccolti.<br />
<a href="http://www.derevolutione.com/"><b>De Revolutione</b></a><br />
DeRev è <i>“una piattaforma che consente di trasformare le tue
migliori idee in Rivoluzioni allo scopo di migliorare concretamente il
mondo in cui viviamo”</i>. Sulla piattaforma vengono ospitate sia
campagne di crowdfunding che petizioni e raccolta firme per progetti e
iniziative di interesse comune. Fondata da Roberto Esposito, la
piattaforma è stata lanciata a novembre 2012.<br />
<a href="http://www.com-unity.it/"><b>Com-Unity </b></a><br />
Com-Unity è un portale Web di proprietà di Banca Interprovinciale
Spa, sviluppato insieme allo Studio SCOA, società di consulenza, e
lanciato a marzo 2013. Si tratta di una piattaforma generalista di
crowdfunding che ospita progetti di qualsiasi tipo con particolare
riferimento ad ambiti umanitari, sociali, culturali e scientifici.
COM-Unity è composta di tre entità indipendenti: un Comitato Etico, i
Tutor e la Banca. Il Comitato Etico valuta i progetti verificandone la
liceità, la non contrarietà all’ordine pubblico ed il pieno rispetto
delle disposizioni di legge. Il Tutor assiste i progettisti nell’iter
relativo alla pubblicazione del progetto e nella raccolta fondi, dopo
aver espresso un parere vincolante sulla valenza del progetto e sulla
sua fattibilità. La Banca gestisce le somme donate ai singoli progetti a
garanzia dei donatori e dei proponenti.<br />
<a href="http://www.kendoo.it/"><b>Kendoo</b></a><br />
Kendoo è una piattaforma di crowdfunding che opera nella provincia di
Bergamo, promossa da Media on, utile a ideare, creare e finanziare
progetti, secondo il modello all-or-nothing. La piattaforma è stata
lanciata a inizio 2013.<br />
<a href="http://www.finanziamiiltuofuturo.it/"><b>Finanziami il tuo futuro</b></a><br />
Finanziami il tuo futuro è una piattaforma di crowdfunding locale,
operante nella Valle d’Itria in Puglia, volta alla promozione e
diffusione di nuove progettualità per lo sviluppo del territorio. La
piattaforma nasce a inizio 2013 <i>“dalla necessità di integrare e
rivitalizzare i settori produttivi dell’economia locale attraverso
l’innovazione e la creatività dei giovani del territorio”</i> ed è
rivolta ai giovani, di età compresa dai 18 ai 35 anni, residenti nei
Comuni di Alberobello (Ba), Cisternino (Br), Locorotondo (Ba), Martina
Franca (Ta), Noci (Ba) e Putignano (Ba). I progettisti possono
presentare una richiesta per raccogliere un importo fisso di 10mila euro
per la realizzazione di progetti della durata massima di 12 mesi.<br />
<a href="http://www.musicraiser.com/"><b>Musicraiser</b></a><br />
Musicraiser è una piattaforma di crowdfunding reward-based
esclusivamente dedicata alla musica. Fondata dal cantante dei Marta Sui
Tubi, Giovanni Gulino, e dalla compagna dj e producer Tania Varuni, è
stata lanciata a ottobre 2012 e accetta progetti di raccolta fondi per
dischi, tour promozionali, videoclip, concerti, festival e tutto ciò che
ha a che fare con la musica.<br />
<a href="http://www.cineama.it/"><b>Cineama</b></a><br />
Cineama è una piattaforma (e una community) dedicata al cinema aperta
ai professionisti, ai creativi e agli appassionati di cinema e
dintorni. La piattaforma – fondata nel 2011 da Tania Innamorati,
Federico Bo, Antonio Badalamenti, Fabrizio Mosca e Savina Neirotti –
unisce crowdsourcing e crowdfunding, coinvolgendo direttamente i
cineamatori nelle fasi di creazione, produzione, promozione e
distribuzione di film, documentari, cortometraggi, web serie.<br />
<a href="http://www.shinynote.com/"><b>ShinyNote</b></a><br />
ShinyNote nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Basso e Fabrizio
Trentin, bresciani. Il via ufficiale della piattaforma avviene a marzo
2011. ShinyNote nasce con l’idea e il proposito di <i>“soddisfare il bisogno degli individui di trovare uno spazio condiviso di espressione affettiva ed emotiva”</i>.
La piattaforma rappresenta uno spazio condiviso tra organizzazioni non
profit e semplici cittadini-utenti, nel quale narrare storie più o meno
positive di persone comuni e finanziare progetti di solidarietà.<br />
<a href="http://www.iodono.com/"><b>Iodono</b></a><br />
Iodono è un sito di personal fundraising nato nella prima parte del
2010 da un’idea di Direct Channel, società milanese attiva nel database
management nel settore editoriale e del non profit. L’obiettivo è di
permettere alle persone di donare online e di raccogliere fondi per le
ONP e per le cause a loro più vicine.<br />
<a href="http://www.buonacausa.org/"><b>BuonaCausa</b></a><br />
BuonaCausa è “<i>l’ethic network dedicato alle buone cause e ai progetti che richiedono sostegno.</i>”
La piattaforma consente ad associazioni, testimonial, aziende, donatori
e attivisti di collaborare su iniziative e progetti di valore sociale.<br />
<a href="http://www.retedeldono.it/"><b>Retedeldono</b></a><br />
Retedeldono è una piattaforma per la raccolta di donazioni a favore
di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non
profit. Nata nel 2011 da un’idea di Anna Maria Siccardi e Valeria
Vitali, ha l’obiettivo di diffondere in Italia la cultura e la pratica
del personal fundraising.<br />
<a href="http://www.fundforculture.org/"><b>Fund For Culture</b></a><br />
Fund For Culture è un sistema di raccolta fondi per la cultura, che vuole <i>“favorire l’incontro tra chi vuole fare cultura in Italia e chi vuole sostenerla a partire da piccole donazioni.”</i> Il progetto nasce a Napoli a ottobre 2010 da un’idea di Adriana Scuotto e Antonio Scarpati. La piattaforma serve <i>“per
finanziare iniziative culturali – come ad esempio mostre, restauri,
archivi, pubblicazioni, spettacoli e film – promosse da artisti,
associazioni no profit, fondazioni culturali, istituzioni pubbliche.”</i> Fund For Culture è ancora in fase di lancio.<br />
<a href="http://www.pubblicobene.it/"><b>Pubblico Bene</b></a><br />
Pubblico Bene è un progetto sperimentale di giornalismo d’inchiesta
finanziato dai lettori e basato sulla partecipazione di lettori e
giornalisti, realizzato grazie al contributo del progetto GECO,
finanziato dalla Regione Emilia Romagna. La piattaforma promuove <i>“un nuovo modello di informazione indipendente, su base locale, ispirato al modello del community funded reporting”</i>.<br />
<a href="https://www.terzovalore.com/"><b>Terzo Valore</b></a><br />
Terzo Valore è un servizio di Banca Prossima, la banca del Gruppo
Intesa Sanpaolo dedicata al Terzo Settore. È un servizio di
crowdfunding attraverso il quale le persone fisiche (residenti in
Italia) e giuridiche (con sede legale in Italia) possono prestare e
donare direttamente alle organizzazioni no profit clienti di Banca
Prossima, senza la tradizionale intermediazione di banche o altri
istituti di credito. La piattaforma è tuttora in fase di lancio.<br />
<a href="http://www.siamosoci.com/"><b>SiamoSoci </b></a><br />
SiamoSoci è un marketplace for startup, un <i>“motore di ricerca che permette agli investitori di trovare aziende di cui comprendono il business”</i>.
Tramite la piattaforma, le aziende non quotate possono raccogliere
capitali da investitori privati per finanziare la crescita, facilitando
anche la creazione di “club deals” (investimenti di gruppo) tra
investitori con diverse professionalità.<br />
<a href="http://www.wearestarting.com/"><b>We Are Starting</b></a><br />
E’ una piattaforma di Equity-based Crowdfunding nata nel marzo 2013 con <i>“l’obiettivo di dare visibilità a imprenditori con idee brillanti”</i>.<br />
<a href="http://www.smartika.com/"><b>Smartika</b></a><br />
Approdata in Italia nel 2007 come Zopa Italia, dopo un periodo di
pausa dovuto a problemi con la Banca d’Italia, Smartika è ripartita
nella prima metà del 2012. Smartika, gestita da Maurizio Sella e dal
resto del team che aveva portato Zopa in Italia, offre la possibilità di
praticare il social lending in Italia, in modo regolamentato e vigilato
da Banca d’Italia a tutela degli utenti.<br />
<a href="http://www.prestiamoci.com/"><b>Prestiamoci </b></a><br />
Prestiamoci, piattaforma italiane di prestiti tra persone, nasce nel
2010, fondata da Mariano Carozzi, Paolo Galvani e Giovanni Tarditi,
imprenditori con importanti esperienze nazionali e internazionali nel
mondo della banca e della finanza. <i>“Prestiamoci si pone l’obiettivo
di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza
l’intermediazione di banche o altri istituti di credito”</i>.<br />
<br />
Fonte: <a href="http://www.wired.it/economia/business/2013/04/09/tutte-le-piattaforme-di-crowdfunding-italiane/" target="_blank">http://www.wired.it/economia/business/2013/04/09/tutte-le-piattaforme-di-crowdfunding-italiane/</a> Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1996603965552182947.post-15327821724949568282014-11-15T08:11:00.001-08:002014-11-15T13:10:37.467-08:00Innovazione SocialeEsistono molte definizioni in letteratura di innovazione sociale che
dimostrano quanto sia complesso tracciare dei confini analitici ad un
fenomeno i cui caratteri essenziali si manifestano nelle pratiche.
Tuttavia la molteplicità di definizioni e di usi del termine
“innovazione sociale”, a volte poco appropriati, ci induce ad adottare
un approccio definitorio comune.<br />
La definizione che riteniamo più aperta e completa allo stesso tempo, è
contenuta nel Libro bianco sull’innovazione sociale, scritto da Robin
Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan:<br />
<a name='more'></a><br />
<i>“Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e
modelli) che soddisfano dei bisogni sociali (in modo più efficace delle
alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e
nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono buone per
la società e che accrescono le possibilità di azione per la società
stessa”</i><br />
L’innovazione sociale è altro dall’innovazione tout court che nasce
dalla competizione di mercato e dalla ricerca di un maggiore profitto.
All’origine di questi processi di innovazione esistono pressioni sociali
esercitate dall’esistenza di bisogni insoddisfatti (es. servizi
sanitari di prossimità), di risorse sprecate (es. il consumo di suolo),
di emergenze ambientali (es. qualità dell’aria nei centri abitati) o
sociali (es. crescenti aree di disagio e marginalità).<br />
La fornitura diretta di prodotti e servizi in grado di soddisfare tali
bisogni non è più garantita né dal mercato né dalle amministrazioni
pubbliche. Questo vuoto politico e fallimento di mercato apre il campo
alle risorse e forze del privato sociale, all’imprenditorialità dal
basso, alle comunità di cittadini che si organizzano per soddisfare
nuovi e vecchi bisogni, per ottimizzare l’utilizzo delle risorse (umane e
naturali) per garantire un miglioramento sociale (vedi oltre), per
realizzare soluzioni più soddisfacenti i propri valori e le proprie
aspirazioni.<br />
L’innovazione sociale non è solo un’idea più o meno radicale, ma una
pratica innovativa, ovvero l’applicazione efficace e sostenibile di una
nuova idea di prodotto, servizio, modello.<br />
La capacità di essere efficace si riferisce all’uso ottimale di risorse
per il conseguimento di un risultato sociale (outcome), in pratica la
dimostrazione che l’idea funziona meglio delle soluzioni esistenti e
genera valore per la società; la sostenibilità riguarda una componente
essenziale e tipica dell’innovazione sociale che la distingue dalle
pratiche tradizionali di assistenza e promozione sociale, ovvero la
capacità di “stare sul mercato” e di finanziarsi grazie a dei ricavi
generati dall’attività stessa o alla capacità di chi la promuove di
dedicarvi impegno e lavoro.<br />
Questo elemento rimanda alla dimensione imprenditoriale dell’innovazione
quale possibile (non necessario) esito per l’implementazione e
attuazione di una nuova idea. Non ha nulla a che vedere con la
dimensione profit o non profit di impresa, quanto al senso stesso
dell’innovazione che ha come finalità la creazione di un impatto
positivo per la società che sia il più ampio possibile.<br />
Le pratiche di innovazione sociale non solo rispondono in modo
innovativo ad alcuni bisogni, ma propongono anche nuove modalità di
decisione e di azione.<br />
In particolare propongono di affrontare complessi problemi di natura
orizzontale attraverso meccanismi di intervento di tipo reticolare,
adottando l’intera gamma degli strumenti a disposizione, utilizzano
forme di coordinamento e collaborazione piuttosto che forme verticali di
controllo.<br />
Richiedono inoltre l’utilizzo di strumenti e processi di supporto al
design thinking, inteso come capacità di formulare e implementare
soluzioni.<br />
Questo aumenta le capacità di azione della collettività che si
mobilita, crea nuovi ruoli e relazioni tra gli attori coinvolti,
coinvolge nella produzione di risorse e capitale umano sotto utilizzato.
Il processo che porta alla produzione di un certo output (prodotto,
servizio, modello di comportamento, etc..) è dunque fondamentale nel
conseguimento di quello che definiamo il risultato sociale.<br />
Il potenziale impatto di una pratica innovativa sul contesto sociale è
tanto più elevato quanto più inclusivo è il processo di coinvolgimento
della comunità, secondo modelli in continua evoluzione.<br />
Questa mobilitazione di risorse umane porta ad un attivismo diffuso in
grado di moltiplicare energie e iniziative al servizio del miglioramento
sociale.<br />
Non ci sono attori e settori più idonei di altri nello sviluppare
pratiche di innovazione sociale. Anzi possiamo dire che le esperienze
più interessanti e radicali sono il frutto della collaborazione tra
diversi attori appartenenti a mondi diversi.<br />
Le pratiche di innovazione sociale tendono a collocarsi al confine tra
non-profit, pubblico, privato, società civile (volontariato, movimenti,
azione collettiva, etc..), sono trasversali e frutto di interessanti
contaminazioni di valori e prospettive. Nascono da nuove forme di
collaborazione e di cooperazione tra soggetti di diversa natura che
trovano un allineamento di interessi per il raggiungimento di un
obiettivo comune.<br />
Dunque l’innovazione sociale ha una spiccata dimensione collettiva,
non appartiene solo all’immaginazione e alla creatività di un attore
singolo, quanto alla capacità collettiva di partire da un’intuizione e
di svilupparla sino a trasformarla in pratica
diffusa (outcome/risultato).<br />
Uno degli elementi più importanti e controversi dell’innovazione sociale
riguarda l’impatto che può esercitare in termini sociali. L’attenzione
alla valutazione di questo impatto è così alta che si è innescata una
corsa all’elaborazione di metriche e strumenti capaci di offrire
un’indicazione quantitativa del valore sociale creato.<br />
Riteniamo che questo approccio, in una fase ancora di definizione e
studio delle dinamiche e caratteristiche dell’innovazione sociale,
rischi di spostare l’attenzione solo sui risultati misurabili piuttosto
che sulla complessità delle relazioni implicite nelle pratiche.
L’innovazione sociale è incorporata nel tessuto sociale delle comunità
in cui si pratica, nel valore qualitativo di queste relazioni, nella
complessità dei modelli spontanei di governance.<br />
Questi elementi come abbiamo già detto sono essenziali per valutare
l’impatto sulla collettività. Per questo, preferiamo non ricondurre
l’impatto dell’innovazione solo al valore sociale creato, ma piuttosto
al miglioramento sociale che è in grado di generare.<br />
<br />
Per l'articolo completo: <br />
<a href="http://www.che-fare.com/vademecum/3-concetti-e-definizioni-sullinnovazione-sociale/">http://www.che-fare.com/vademecum/3-concetti-e-definizioni-sullinnovazione-sociale/</a>Unknownnoreply@blogger.com0